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Kitty and mirror, chi c'è nello specchio?



Il curioso olio su tela Kitty and mirror (70x80 cm) dell'artista ucraino Svyatoslav Ryabkin raffigura un gattino che si specchia...leone!


Nel giorno in cui il pittore mi ha parlato di quest'opera il tempo è passato senza accorgercene. Egli voleva rappresentare l'incontro di un gattino con un leone e dimostrare il coraggio del primo a non scappare via spaventato. In fondo, entrambi appartengono alla stessa famiglia dei felini.


Ma allora il gattino non aveva capito di trovarsi davanti a uno specchio?! No. Forse è l'immagine che gli altri vedono di lui, autorevole e temibile, ben diverso da ciò che è realmente oppure rappresenta la sua più intima natura? L'immagine che noi uomini e donne diamo al mondo viene percepita istantaneamente da chi abbiamo di fronte, molto prima di ciò che siamo realmente e, nei primi secondi di una conversazione con uno sconosciuto, questi si fa un'idea su di noi che è difficile da cambiare in un secondo momento.


"Kitty and mirror" offre uno spunto di riflessione sul dualismo tra il soggetto protagonista e la sua immagine riflessa. La trasmutazione del gattino mi ricorda il protagonista del capolavoro della letteratura inglese Il ritratto di Dorian Gray (1890) che era sceso a patti con il diavolo pur di mantenere inalterato nel suo aspetto estetico giovane e attraente, facendo invecchiare un vecchio ritratto al posto suo. Al contrario in quest'opera il gattino cerca nello specchio quello che vorrebbe essere, più forte, e osserva con ammirazione l'immagine riflessa di sé tanto diversa dalla realtà.


I colori di questo quadro, dipinto nel 2019 e mai esposto, conferiscono un delicato impatto cromatico per l'armonia delle tinte tenui utilizzate. Le spatolate di colore materico sullo sfondo incorniciano lo specchio protagonista della parete e dell'intero quadro. Ci sono chiazze azzurre che richiamano il colore del manto del gattino, finemente rigato con la punta del manico del pennello dell'artista. I gatti sono da sempre soggetti molto amati da Ryabkin che spesso li raffigura con colori insoliti e surreali, ne è un altro esempio First snow (2017) con un grosso gatto verde.


Infine, l'artista mi ha spiegato il ruolo del topolino grigio sul pavimento che ha rigato da sottili linee che ricordano il legno. Il topolino è lì per ascolta la richiesta del gattino che chiede di essere diverso da quello che è, più potente e rispettabile. Cari Lettori, quante volte è capitato anche a voi di voler essere migliori o comunque di evolvervi? Ryabkin invita l'osservatore a porsi sempre domande e di non temere a guardare nello specchio dell'anima. Se il gattino riesce a vedere l'immagine del leone probabilmente è stato esaudito. Ma la sua parte mansueta può coesistere con quella aggressiva? E' necessario che questo accada perché il buono e il cattivo sono due facce della stessa medaglia, sono due dimensioni che appartengono alla stessa identità umana che accomuna ciascuno di noi. Eh sì, cari Lettori, l'aveva già capito Robert Louis Stevenson nel 1886 quando affascinò il pubblico trattando il tema del doppio con il suo splendido racconto Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde.


Vi saluto invitandovi a scoprire un altro specchio (stavolta d'acqua), a mio parere il più suggestivo che abbia mai dipinto l'artista Svyatoslav Ryabkin in questi anni: si tratta di Reflections 1 (2018), un esempio di immagine specchiata, stavolta, rigorosamente conforme all'originale.


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