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Cat, soffice batuffolo di felicità



Il vivace quadro Cat (40x35 cm) è un olio su tela realizzato dall’artista ucraino Svyatoslav Ryabkin nel 2018.


Con le parole “soffice batuffolo di felicità” descrive il gatto dal pelo azzurro circondato da animali gioiosi in una dolce immagine che celebra il tenero mondo dell’infanzia. La composizione dei soggetti è in grazioso equilibrio fino ad arrivare all'estremità della tela.


Il gatto, raffigurato in molte sue opere, mostra qui il suo aspetto vispo e giocherellone invece, nel quadro Nusy and Norka, originale per la prospettiva, il desiderio di ricevere coccole e relax sulle gambe del padrone. Si sa che i gatti sono animali indipendenti e opportunisti che vanno dove più gli conviene!


Ispirato dalla sua profonda fede ortodossa, Ryabkin ha inserito in primo piano la figura del pesciolino blu, simbolo della religione cristiana. In questo contesto sembra libero di nuotare ma, sovrapposto alla figura del gatto, è circoscritto all’interno della sagoma di quest'ultimo. Un esempio di raffigurazione astratta di pesci è l'originale olio su tela Pink clouds as kittens che ha riscosso grande successo nel pubblico.


La bella farfalla dalle ali bianche poggia in modo decorativo sulla coda del gatto. Quando l'artista Ryabkin ha immortalato una farfalla rincorsa in un prato da una bambina con un retino ha dipinto il bellissimo Hunting butterfly dove l'eleganza del tratto si fonde a colori tenui che rendono l'effetto dei pastelli.


L’artista ha dedicato il quadro "Cat" a sua figlia, ormai adulta, affinché mantenga sempre la curiosità tipica dei bambini e, come l'uccellino dalle piume gialle, sia libera nel mondo e voli fiera nel suo domani. Secondo voi è lo stesso uccellino presente nel bosco del materico The birdie sings?

Cari lettori, ma il profondo significato del quadro "Cat" è davvero così idilliaco come sembra? Secondo me no. L’artista sta vivendo una situazione critica nel suo Paese d’origine per l’aspro conflitto tra le forze militari ucraine e quelle separatiste delle repubbliche di Donetsk e Luhansk che continua dal 2014 nel Donbass sul confine orientale dell’Ucraina.

Inevitabilmente il suo stato d’animo si riflette nelle sue opere d’arte e se avesse voluto dare un significato politico al quadro, questi animali dall’aspetto spensierato, non sono altro che gli Stati che hanno scritto la storia il 12 marzo 1938: il grande gatto sornione rappresenta la Germania nazista che ha annesso l’Austria (il pesciolino ingoiato) senza una vera e propria guerra (Anschluss), nonostante la stipula del Patto Molotov-Ribbentrop di non aggressione da entrambe le parti.


Il colore azzurro è arricchito di contrasti blu lungo i profili dei soggetti per conferir loro profondità e ha molte graffiature irregolari. Nelle opere di Ryabkin c'è spesso questo effetto, realizzato con la punta del manico del suo pennello. Si tratta di un segno indistinguibile del suo stile che colpisce l’osservatore a livello ottico e tattile. L'effetto è rendere dinamica la scena con la camminata felpata del gatto e l’imminente volo sia dell’uccellino che della farfalla.


Tuttavia, i numerosi solchi brevi in ogni punto della tela manifestano l’inquietudine dell’artista.

Il pesciolino subisce impotente e ha lo sguardo sbarrato e interrogativo verso l’osservatore. Resta in attesa di scoprire cosa succederà, tacendo senza avere disegnata la bocca.

Intanto le potenze europee, come Inghilterra e Francia (simboleggiate dalla farfalla), manifestano una critica feroce all’annessione dell’Austria. Esse toccano il gatto ma sono rivolte dalla parte opposta infatti non sono intervenute. Tra queste anche l’Italia ha cercato fino all’ultimo di ostacolarne l’annessione ma senza successo.

La tensione si coglie anche a livello sensoriale con il canto dell’uccellino che sta chiedendo aiuto e simboleggia i Paesi Bassi. Temono per sè stessi infatti, di lì ad un paio d’anni i tedeschi li invaderanno. Se adesso osservate lo sguardo del gatto vi apparirà diverso, più astuto.


La scelta cromatica del blu e del giallo, nelle diverse sfumature dalle più intense alle più delicate, e le pennellate cariche di materia ricordano la splendida Notte stellata del pittore olandese Vincent van Gogh (1889). Fantastico!


L’artista firma il quadro nella parte inferiore sinistra con la “R” cirillica, mentre a destra fa fiorire sul prato una calendula gialla, tipico fiore dell’Ucraina che simboleggia il dolore. Nella mitologia greca questi fiori sono nati dalle lacrime di Afrodite, cadute a terra per la morte dell'amante Adone. Nel 1938 anche l’Ucraina, che faceva parte dell’Unione Sovietica, non era intervenuta in merito all’annessione dell’Austria, nonostante avesse mostrato disappunto come gli altri Paesi europei.


Il quadro "Cat" è stato esposto nella Galleria Villa Simion di Spinea (Venezia) e presso la Galleria Elle di Preganziol (Treviso) durante la Fiera del Miniquadro, importante mostra d'arte presentata dal prof. Vittorio Sgarbi. Memorabile!



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